Mentre la sanità salernitana è scossa da inchieste e sentenze della magistratura che riguardano, oltre l’errore medico, legato in maniera indissolubile ai rischi della professione e dunque non includibile nelle fattispecie che si ipotizzano, dalla turbativa d’asta all’ arricchimento indebito fino al caso assenteismo al Ruggi, tutte le sigle sindacali campane di categoria dichiarano di voler aderire allo sciopero indetto per protestare contro la cosiddetta, legge che regola l’orario di lavoro, che determina una carenza di prestazioni mediche a fronte di una domanda di gran lunga maggiore. Un’asimmetria determinata anche dal blocco delle assunzioni e del saldo ampiamente negativo tra nuovi assunti e medici pensionati. A ciò si aggiunge la bocciatura dell’emendamento alla legge di stabilità che prevedeva la stabilizzazione di una parte di medici precari. Sarà davvero vedere in che misura la classe medica salernitana, compresa la categoria dei medici di famiglia, aderirà allo sciopero previsto per domani 16 dicembre. E se vi sarà anche quel gruppo di medici, ad esempio, che recentemente hanno condiviso sui social network foto di pazienti sotto anestesia in sala operatoria.

In una fase storica in cui è possibile individuare, tra le altre, due categorie di persone, una per la quale destra e sinistra non esistono più, e l’altra che ha un’idea di destra e sinistra un po’ antiquata e complicata, forse giova ricordare cosa sono, in destra e sinistra nella realtà. Destra: conservazione di equilibri esistenti. Sinistra: progresso, cambiamento, sovversione, rivoluzione di certi equilibri. E’ certamente di sinistra la lotta che ha portato a concedere il diritto allo sciopero in Italia. Così come è di sinistra lo sciopero come concetto astratto. Ma il suo uso (e abuso) può essere di destra o di sinistra. E’ certamente di destra l’uso che se ne fa nel caso dei medici della provincia di Salerno: vogliono forse ricordarci quanto sono importanti? Lo sappiamo già. Come cittadini, non li pagheremmo tanto se non lo sapessimo. E allora, dopo queste magre figure, cosa si vuole difendere con questo sciopero? Le retribuzioni, i benefit, il prestigio? Secondo una categorizzazione grezza, i medici appartengono ad una classe conservatrice, corporativista, chiusa, reazionaria (Bruno Ravera presiede da 20 anni l’Ordine dei medici salernitani, continuamente rieletto). Di tutto si è visto, tranne che una rivoluzione di destra.

Marcello D’Ambrosio

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