E’ il cibo della fertilità, dell’amore e dell’allegria. In epoca cristiana la melagrana rappresentava la Chiesa gremita dai fedeli e nel Rinascimento i pittori disegnavano il frutto nella mano di Gesù bambino quale significato di nuova vita donata all’umanità. Per gli antichi Greci l’albero del melograno nacque dal sangue di Bacco turbato di passione per Venere e con i suoi rami le spose s’intrecciavano i capelli come augurio di fecondità.
La storia
Si tratta di una pianta millenaria , originaria dell’Asia Minore, dell’Afghanistan e della Persia. Nell’impero romano si diffuse in tutte le zone a clima mite, dove col tempo si naturalizzò facilmente. Nella penisola iberica per un certo periodo di tempo si ebbe il monopolio del suo frutto grazie alle capacità agricole del popolo musulmano. Nel 500’ i conquistadores spagnoli esportarono il melograno in America Latina e per mezzo del lavoro instancabile dei gesuiti, la coltivazione si diffuse anche in America settentrionale.
Benefici e utilizzo in cucina
I benefici del melograno sono noti sin da tempi antichi, allorché la radice veniva cotta nel vino e fungeva da vermifugo. Il decotto ottenuto con la buccia dei frutti si adoperava per risolvere i problemi intestinali, grazie alle sue proprietà astringenti e sedative. Il frutto è ricco di vitamina C, vitamina K, B e vitamina A, ma anche di potassio, proteine e carboidrati. Sono presenti sali minerali come ferro, calcio e magnesio.
L’utilizzo della melagrana combatte i radicali liberi, poiché contiene polifenoli e tannini che svolgono una funzione antitumorale. Previene le malattie cardiovascolari e l’arteriosclerosi e aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
Dai chicchi si ricava uno sciroppo dolce chiamato granatina, utilizzato soprattutto per la preparazione di cocktail. I chicchi sono adatti anche per guarnire le insalate, mentre nelle carni ne aumentano la digeribilità. Con le foglie si preparano infusi mentre il succo diventa una bevanda diuretica, indicata nelle infiammazioni urinarie e biliari.
Il settore del melograno in Italia, tuttavia, ha bisogno di maggiore promozione. E’ opportuno, considerata la scarsità d’informazioni in possesso della gente, spiegare come va consumato, come va sgranato o spremuto.
La curiosità: il melograno è il simbolo della città di Granada in Spagna. Il nome della cittadina andalusa non è altro, infatti, che il nome del frutto in italiano.
Veronica Otranto Godano