Dopo Grotti, è la volta di Fiano. E a pagarne le spese sono sempre i piccoli studenti…
La scuola elementare di Sant’Anna di Fiano, appartenente al 2° Circolo Didattico di Nocera Inferiore, verrà soppressa.
Ecco, in sintesi, la proposta di #BuonaSòla stabilita dalla giunta presieduta dall’avv. Manlio Torquato con delibera g.c. n.316 del 30 novembre 2015.
In merito alla riorganizzazione scolastica sul territorio cittadino è stata varata la soppressione del plesso scolastico di Sant’Anna di Fiano a decorrere dall’anno scolastico 2016/2017.
Ed è stato stabilito, inoltre, che l’utenza scolastica del plesso soppresso sia accolta nel vicino plesso San Mauro appartenente al 3° circolo didattico.
Iniziano, quindi, a far sentire giustamente la propria voce, gli abitanti del quartiere Fiano che popolano quella comunità scolastica.
La signora Anna Civale, in qualità di rappresentante dei genitori del plesso Sant’Anna nel Consiglio di Circolo, afferma che «il plesso Sant’Anna di Fiano è ubicato in un territorio rurale in cui importante e fondamentale è il legame con il territorio. E avere una scuola in questo territorio significa avere una risorsa in uno spazio tranquillo dove i bambini trovano quiete e serenità con una classe docente ben dotata e ben preparata. La nostra non è una periferia su cui stendere un velo pietoso ma una periferia su cui investire e un investimento non può e non deve passare dal mollare una struttura scolastica».
Il problema sembra quindi girare intorno a questioni economiche, come sempre.
Oramai la scuola pubblica italiana è stata trasformata in un’azienda la cui priorità non è più la preparazione scolastica degli studenti ma il pareggio di bilancio delle casse scolastiche e degli enti amministrativi che su di esse hanno competenza!
E su questa linea d’onda sembra pensarla la presidente del Consiglio di Circolo, la dott.ssa Patrizia Lamberti «aldilà dei meri calcoli e dei numeri contano i fatti e i fatti sono che per far crescere una comunità è indispensabile la cultura. Pensare e proporre una soluzione “economica” sembra una stortura soprattutto in una fase in cui il nostro Comune dovrebbe invece pensare a rivalutare le periferie».
L’indignazione di questa scelta viene anche esternata pubblicamente sulla home page fb del Sindaco ad opera di un altro genitore, Salvatore Prisco, che così scrive: «una notizia sconcertante appresa due giorni fa da qualche giornale: il plesso di Sant’Anna di Fiano verrà soppresso perché, secondo gli amministratori locali, gli studenti sono pochi e i costi per lasciare aperta la struttura sono ingenti e non si possono più sostenere».
Il signor Salvatore ci spiega poi che «nonostante siano anni che richiediamo l’ordinaria manutenzione della struttura, l’unica risposta che ci è giunta è stata la decisione di chiudere questo stabile-scuola che, da voci, si dice sarà destinato ad altro. Ma a noi è dato sapere il reale motivo di questa scelta! I nostri bambini si trovano bene in questa tranquilla comunità scolastica e ricevono la giusta istruzione. Inoltre la struttura è ben localizzata e facilmente raggiungibile a piedi e in questo modo preserviamo la natura che ci circonda e non creiamo caos o traffico».
La doppia amarezza degli abitanti del quartiere è che si sentono orfani dalle scelte dell’amministrazione comunale.
Il signor Salvatore infatti afferma che «un Sindaco, che è il padre della comunità, non può distruggere una propria periferia estirpando le radici della cultura. È sconfitta per tutti».
Intanto il Sindaco Torquato fa sapere che «la decisione è stata assunta su proposta dell’assessore Vigliar come recepimento del piano regionale sul dimensionamento scolastico. Un atto quasi obbligatorio. […] Non ha molto senso mantenere aperta una struttura con una sola pluriclasse di poco più di 30 alunni di differenti età, quando non molto lontano c’è il plesso di San Mauro. Comprendete la necessità di una scelta».
I genitori, quindi, ritengono opportuno che la Giunta Comunale faccia una riflessione sull’opportunità, in una città, di una scelta di questo tipo. E la loro speranza di veder convocata una tavola rotonda con le istituzioni competenti per risolvere nel miglior modo possibile questa faccenda sembra sia già vanificata perché – a detta del Sindaco – «la decisione presa non sarà modificata per le ragioni dette».
In conclusione i genitori – che si oppongono categoricamente alla chiusura del plesso scolastico – gridano a gran voce che «i nostri figli non sono merce di scambio che viene utilizzata, a proprio piacimento, dai politici di turno. Ai nostri figli deve essere garantita la pubblica istruzione e qui nella scuola elementare di Sant’Anna di Fiano c’è. A noi non interessa la ricchezza, l’affollamento centrale ma preme fortemente che i nostri figli abbiano l’istruzione, la giusta istruzione per affrontare il futuro perché i nostri figli sono il futuro e un’amministrazione comunale non può distruggere il futuro»
Lascio i lettori con una domanda: quanto vale l’investimento nel futuro di una comunità?
E al sindaco chiedo: quanto risparmia l’amministrazione da questa chiusura?
Vincenzo P. Sellitto